Perchè si chiama Fat Bike Elettrica
Perchè si chiama Fat Bike Elettrica ? La Fat Bike é una può essere muscolare o elettrica. Nata per il fuoristrada, ma nel tempo si è evoluta ed oggi è usata soprattutto per recarsi al lavoro o per il tempo libero.
Questo grazie alla sua maggiore sicurezza, in quanto proprio perché sono dotate di ruote più larghe, di conseguenza hanno maggiore aderenza specialmente in situazioni di fondo stradale dissestato
Le Fat Bike , sono definite tali perché sono biciclette con copertoni molto più larghi della tradizionale bici.
Letteralmente si traduce ” bici con ruote grasse o grosse, più avanti spiegheremo anche chi inventò il nome Fat Bike
Infatti mentre il copertone di una bici elettrica o normale ha un diametro esterno (larghezza) di 2.1 cm, un copertone di una Fat Bike normale o Elettrica ha un diametro di 4.0 cm.
Ci sono 2 tipi di pneumatici per le Fat bike , uno con il classico battistrada tacchettato , vedi foto Qui , uno con battistrada liscio e quindi stradale, vedi foto Qui, molto più performante e molto più silenzioso.
Inoltre il copertone con battistrada liscio è molto più fluido e performante e permette alla bici elettrica di consumare molto meno batteria, che si traduce poi in più autonomia.
Noi della Miele siamo stati i primi in assoluto a montare di serie sulla nostre Fat Bike Elettriche, i pneumatici stradali lisci.
Vedi foto qui : Miele Fat 48V2 S
Va detto che il copertone o pneumatico tacchettato è molto più utile se invece si vuole usare la bici elettrica su fondi sconnessi, su strade sterrate o addirittura su strade innevate.
Questo perché i copertoni essendo tacchetti, permettono una maggiore aderenza e stabilità.
Ma il nostro consiglio è sempre quello di provare il copertone con battistrada stradale se la bicicletta viene usata per lo più su fondo stradale asfaltato.
Passiamo al telaio di una Fat Bike muscolare o Elettrica
Il telaio delle biciclette Fat nella parte posteriore, dove alloggia la ruota è molto più largo rispetto al telaio tradizionale, per le Fat Bike Elettriche nella maggior parte delle volte hanno anche il motore integrato
In genere il motore integrato nella ruota posteriore è una caratteristica delle Fat Bike Elettriche Pieghevoli, come le nostre Miele Fat 48V2 S
Ovviamente anche le forcelle anteriori sono molto più robuste e larghe per permettere di alloggiare le ruote anteriori
Perchè si chiama Fat Bike elettrica . Un pò di storia…..
Si dice che le prime versioni di bici con le ruote grosse, probabilmente sono state costruite nei primi anni del 1900, in pochissime unità,
Le prime Fat Bike risalgono ai primi anni ’80.
Infatti una prima Fat Bike vene costruita dal ciclista francese Jean Naud proprio nel 1980, per poi essere perfezionata nel 1986 per attraversare il deserto del Sahara e montava un prototipo di copertoni Michelin
Ma i pionieri delle Fat Bike furuno i costruttori di telai dell’Alaska alla fine degli anni ’80.
Iniziarono ad utilizzare componenti e configurazioni personalizzate per ottenere una grande superficie di contatto dello pneumatico sulla neve.
Così Steve Baker, con la sua azienda la Icycle Bicyles di Anchorage, iniziò a saldare e quindi ad unire due o tre cerchioni insieme.
Inizio nello stesso tempo a costruire telai e forcelle speciali per permettere di ospitarli.
Contemporaneamente nel New Mexico, Ray Molina aveva ordinato i cerchioni da 3,1 pollici con pneumatici da 3,5 pollici e telai adatti ad ospitare quel tipo di ruote.
Tutto questo perché voleva visite guidate nei ruscelli e nelle dune di soffice sabbia del sud- ovest del Messico con le bici a ruote grosse.
A questo punto Mark Gronewald, proprietario della Wildfire Designs Bicycles di Palmer in Alaska, incontrò Molina alla famosa fiera Interbike di Las Vegas nel 1999 è provò uno dei prototipi di Molina.
Gronewald insieme al costruttore Evington iniziarono a produrre la loro linea di biciclette con le ruote larghe nei primi anni 2000.
Così nel 2001 Gronewald coniò il marchio “Fat Bike” e incominciò ad usarlo come nome per le sue bici che continuò a vendere fino al 2011
Fonte : wikipedia
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